ATTIVITA' PROFESSIONALE


Dr.ssa Sara Campolonghi
Psicologa

Laureata presso l'Università degli Studi di Padova
Iscriz. Albo Psicologi Lazio n.17094

Socio Professionista S.P.I.C.A.P. Società Professionisti Italiani del Comportamento Alimentare e Peso corporeo

Servizi Psicologici individuali, familiari e di coppia.

Problematiche trattate: relazioni, coppia, famiglia, identità, socialità, stress, rabbia, paura, lavoro, sessualità, comportamento alimentare, sovrappeso e obesità adulta ed infantile, salute e prevenzione.

Percorsi individuali e familiari per persone con obesità o sovrappeso, diabete gestazionale e corsi di Educazione Terapeutica con pazienti diabetici di tipo 2 e microinfusore presso i Reparti di Dietologia e Diabetologia dell'Ospedale Sandro Pertini di Roma. (2010-11).

E-mail: sara.campolonghi@gmail.com

Cell. +39 328 89 69 351
Facebook: Drssa Campolonghi LaSalute VienMangiando

www.coachalimentare.it
Twitter: CoachAlimentare

EDUCAZIONE TERAPEUTICA: UN PERCORSO EFFICACE

PERCORSO EDUCATIVO EFFICACE: STRUMENTI PER PROGRAMMARE IL FOLLOW-UP

Visalli N., Pandolfo M.M., Suraci C., Abbruzzese S., Altomare M., Carletti S., Lastretti M., Centonze E., Campolonghi S., Lambiase S., Leotta S.

UOC Dietologia, Diabetologia, Malattie metaboliche – Ospedale S. Pertini - Roma

L’educazione terapeutica è componente essenziale dell’efficacia terapeutica: per raggiungere gli obiettivi della cura, il paziente deve sapere gestire, nel tempo, trattamenti complessi e intensivi. Sono efficaci interventi che coinvolgano attivamente i pazienti, ma,spesso, il raggiungimento di un buon controllo metabolico, si mantiene solo a breve termine. Mancano dati di followup a lungo termine.

OBIETTIVO: Identificare strumenti che studino caratteristiche psicologiche del paziente, l’accettazione della malattia, la modifica dei comportamenti, la stabilità dei risultati ottenuti nel tempo per poere programmare la fase di followup educativo.

MATERIALI E METODO: Studiato un campione di 27 pazienti, che partecipano, con incontri settimanali, al programma “Diabetes Conversation Map”, centrato sul paziente e finalizzato a migliorare la comprensione e l`autogestione della patologia, a facilitare l`interazione con gli operatori sanitari. Le persone, apprendono, si impegnano, imparano ascoltando, vedendo, discutendo. Si focalizza l’attenzione sulla disease (malattia oggettivamente valutabile), sugli aspetti psicologici (illness) e sul coinvolgimento sociale (sickness) dell’essere malato. Si costituiscono gruppi di 7-10 pazienti, affetti da diabete di tipo 2, con durata di malattia variabile da pochi mesi e molti anni e con età compresa tra 18 e 75 anni. La non omogeneità del gruppo è fondamentale per mettere a confronto livelli di conoscenza e stati di accettazione della malattia diversi e far sì che, da questo confronto, il paziente esca con la consapevolezza di essere il “maggiore esperto di se stesso”, potenzi le proprie conoscenze sulla patologia, condivida i target terapeutici con il team di cura, verifichi le possibilità di modificare il proprio comportamento. Si utilizzano sei “visual” sui quali sono riprodotte metafore, l’incontro si realizza come un vero e proprio gioco da tavolo.

RISULTATI: Somministrati all’inizio e alla fine del percorso educativo 3 questionari: GISED, valuta il grado di conoscenza del paziente rispetto alla malattia; ATT19 studia l’adattamento del paziente alla sua condizione: valuta la dimensione psicosociale; il questionario delle modifiche di comportamento, con riferimento al modello Prochaska, identifica lo stadio di modifica comportamentale in cui il paziente si trova. I risultati dei questionari sono in corso di valutazione.

CONCLUSIONI:. L’educazione deve essere un ciclo continuo, dinamico per raggiungere obiettivi e fare un bilancio delle acquisizioni. Per quanto valido il percorso educativo, un solo ciclo di educazione non riesce a raggiungere e a stabilizzare gli obiettivi di apprendimento e di modifica comportamentale. E’ necessario identificare strumenti in grado di valutare il grado di modifica del comportamento avvenuta, al fine di potere identificare la tempistica del followup educativo, fondamentale per ottenere interventi efficaci nel tempo.

TRA IL DIRE E IL FARE: L’intervento dello Psicologo specialista in Comportamento Alimentare e Gestione del Peso Corporeo

CONVEGNO DIABETE & ATTIVITA' FISICA
Associazione Diabetici Piacentini, Comune di Piacenza, Rotary Farnese

Piacenza, 15 Maggio 2010

TRA IL DIRE E IL FARE: L’intervento dello Psicologo specialista in Comportamento Alimentare e Gestione del Peso Corporeo

La figura dello Psicologo specialista in Comportamento Alimentare e Gestione del Peso Corporeo si pone di fronte all’esigenza di rispondere ad una emergenza globale, quale l’inarrestabile ed esponenziale aumento delle condizioni di Sovrappeso ed Obesità, spesso anche associate a Diabete (Diabesità), in Italia e nel Mondo. Il suo intervento si inserisce dunque all’interno della Psicologia della Salute, si integra trasversalmente in contesti diversi (medici e non), e si rivolge a tutta la popolazione.

Nonostante il Ministero della Salute abbia dichiarato dal 1992 che lo strumento ‘dieta’ di per sé è inefficace e controproducente, la domanda della popolazione, incentivata dai Media e dalla Diet Industry, continua ad essere la semplicistica ‘perdita di peso’, invece che la ‘perdita di peso in salute’, ponendo al primo posto obiettivi di natura estetica piuttosto che di cura e prevenzione, e privilegiando strategie e strumenti superficiali o poco ortodossi (ad es. le diete ipocaloriche di moda) che non tengono conto del funzionamento e dei bisogni nutrizionali del corpo umano, né delle implicazioni psicologiche e sociali non trascurabili dell’aspetto alimentare. Inoltre il dispendio energetico attraverso il movimento o l’attività fisica non viene quasi mai preso in considerazione, benché sia uno strumento fondamentale al pari della sana alimentazione, per la perdita di peso in salute e nel tempo.

L’oggetto dell’intervento è molto più ampio e complesso di quanto sia diffusamente considerato oggi: non più il numero di kilogrammi sulla bilancia, ma lo Stile di vita e le Abitudini (quindi il Comportamento alimentare, di movimento, etc.) e la loro durata nel tempo. L’obiettivo non sarà più la riduzione del peso ad ogni costo ma una sua gestione a lungo termine, in autonomia, consapevolezza e salute.

Il metodo prescrittivo, fondato sul modello medico e consistente nel dare prescrizioni ed indicazioni al paziente (“Deve mangiare in questo modo”, “Deve muoversi di più”) consente un Management del problema a breve termine, non sufficiente per ottenere l’effettiva modificazione ed il mantenimento nel tempo di abitudini e stili di vita salutari. Emerge pertanto la necessità di colmare il gap tra ciò che si dice ‘si dovrebbe’ fare ed il ‘metterlo in atto’ con continuità (e possibilmente fiducia, piacere, soddisfazione, …).

Molti studi hanno recentemente messo in evidenza l’efficacia del Management multidimensionale a lungo termine come strumento di cambiamento, realizzato attraverso la combinazione di competenze, modelli e strumenti tradizionali ed innovativi (p.es. l’Educazione Terapeutica, la Ristrutturazione Cognitiva, l’Educazione Nutrizionale, etc.). La durata e l’intensità del trattamento è la chiave di volta: i trattamenti intensivi, accompagnati da programmi di mantenimento post-trattamento, possono avere una efficacia significativa nel Management Multidimensionale dell’obesità. Occorre sottolineare che nessuno di questi interventi ha efficacia a lungo termine se non nel contesto di un processo psico-educativo.

Lo Psicologo specialista in Comportamento Alimentare e Gestione del Peso Corporeo si inserisce proprio in questo contesto, lavorando per modificare e consolidare progressivamente abitudini, comportamenti, cognizioni e credenze, motivazione ed emozioni.
Questo tipo di figura professionale è in grado di favorire e consolidare il cambiamento di abitudini e stile di vita, attraverso percorsi di tipo individuale e di gruppo, ed affiancando i medici specialisti e gli altri operatori della Salute ove siano presenti patologie organiche, croniche e non, quali obesità severa, diabete, malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, etc., anche per incrementare la compliance del paziente alle prescrizioni, e fornire un importante spazio di ascolto e personalizzazione del trattamento, nonché di consapevolezza e responsabilizzazione.

Il Colloquio clinico, ed il Monitoraggio attraverso il Diario Alimentare ed il Diario del Movimento, sono fra gli altri gli strumenti principe utilizzati per intraprendere il percorso di cambiamento insieme alla persona. Questi infatti consentono l’individuazione, l’analisi e la discussione circa le abitudini alimentari e di movimento, nonché i vissuti e le cognizioni del paziente, su cui lavorare insieme per la progressiva modificazione dei comportamenti abituali scorretti.

Il traguardo del paziente sarà arrivare ad una gestione autonoma, responsabile e consapevole delle proprie abitudini e della propria quotidianità nel tempo, per una migliore qualità della vita.

Dr.ssa Sara Campolonghi
Psicologa specialista in Comportamento Alimentare e Gestione del Peso Corporeo

Bibliografia:

- R. Dalle Grave, S. Calugi, 5 passi per perdere peso (2009)
- G. Calabrese, L’inganno delle diete (2009)
- Lacroix, J.P. Assal, Educazione Terapeutica dei Pazienti (2005)
- N. Melchionda et, al., Il Management multidimensionale del paziente obeso. (M.M.O. Melchionda, 1996) Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia, Cattedra di Malattie del Metabolismo, Università degli studi di Bologna
- P. Medde, Corso Psicologia del Comportamento Alimentare e Tecniche di Gestione del Peso Corporeo. OPS 2009.

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